A cura di:
Dott. Francesco Iarrera - Responsabile UOL AIDAP Oliveri, Referente Regionale AIDAP SICILIA
L’incredibile insolenza della ballerina Lauren, di essere molto brava, nonostante il normopeso, proprio non è andata giù alla signora Celentano.
La maestra è nota per essere un’esteta, una cultrice del “bello ma solo magro”, e come tale reclama che il mestiere di ballerina lo debba svolgere solo chi è ossuto.
Ma Lauren è come la leggenda del calabrone che vola nonostante la fisica giuri che sia impossibile: balla molto bene anche se normopeso.
Chi sa leggere il pensiero afferma che alla vista di tale scempio la Celentano abbia urlato all’orrore, dopo essere stata soccorsa per un mancamento.
E come biasimarla, dato che la bella ballerina ha voluto irretire la sensibilità estetica della dentuta maestra, mostrando di essere molto brava e di piacere al pubblico, evidentemente colto dalla sindrome del salame sugli occhi.
La signora Celentano era già inciampata sul corpo delle ballerine e qualcuno aveva provato a farle notare che stigmatizzare le ragazze per il proprio “normo peso” ha tre controindicazioni: dicono essere poco educato, gli psicologi non lo considerano un modo efficace per migliorare l’autostima e, infine, quei cattivoni di ricercatori, sono convinti si tratti di un fattore di rischio per lo sviluppo di un disturbo alimentare.
Ma la tenace custode dei segreti della danza, imperterrita, continua a caricare come un toro contro un mantello rosso: appena non vede ossa appuntite che le stimolino i sensi, cala l’alabarda spaziale delle lancette della bilancia e per non sapere né leggere né scrivere (né capire), propone un laconico, “sei grassa tesoro, non puoi ballare”.
No signora Celentano, ci consenta, proprio non ci siamo. Lei deve capire che l’unico peso non adatto è quello che lei non dà alle sciocchezze che dice.
E tu Lauren, sii come il calabrone: infischiatene e balla lo stesso.