Dott. Francesco Iarrera - Responsabile UOL AIDAP Oliveri, Referente Regionale AIDAP SICILIA
Tra le portentose scoperte che i social ci hanno regalato, ai primi posti metto la figura dell’"influencer".
L’influencer è il compagno cool, quello che veste meglio, parla giusto, scopre per primo il telefono all’avanguardia e dá ottimi consigli. Se non sai cosa ti piace, guarda gli influencer: loro lo insegnano ed è gratis. L’influencer sa sempre cosa è meglio per noi influenzati, cosa ci piace. E quando non lo sa, comunque ce lo insegna.L’influencer ci spiega che la nostra vita è una chiavica e ci mostra la strada per renderla migliore. Devi comprare di più, apparire di più, fotografare di più. Niente a che vedere con gli influencer del passato che sostenevano come la felicità fosse desiderare solo ciò che già si possiede.
Il prodigio vero è che fa tutto questo dalla lussuosa poltrona di casa o dalla spiaggia di Copacabana.
Leggendo gli atti di un osservatorio, sono rimasto colpito nel trovare questo neologismo: gli esperti hanno definito i genitori i primi influencer dei figli. Se un bambino mangerà bene, sarà uno sportivo e avrà un peso magro, dipende da loro, dagli influencer domestici.
Potrete dirmi che sia la scoperta dell’acqua calda. Ma un conto è pensare che una cosa sia vera, un conto è avere il conforto della scienza.
Cosi è se vi pare, diceva Pirandello.
Se i social influencer possono al massimo consigliare da che lato fare la riga ai capelli (problema che non riguarda chi scrive), gli influencer domestici possono incidere sensibilmente sul futuro dei propri figli. Basti considerare che l’OMS sostiene che una sana alimentazione e un sano stile di vita, prevengano più dell’80% delle malattie cardiovascolari. C’è da dire che qualcosa sta migliorando. I comportamenti non sono più quelli di qualche anno fa. Restano i soliti problemi: bisogna aiutare i ragazzi a fare colazione, a non usare telefonini e tablet durante il pasto, e cominciare a mangiare quegli alimenti verdi e frutti colorati.
Lo sforzo ad essere dei buoni esempi va garantito soprattutto nei primi 1000 giorni di vita. Dal concepimento ai due anni. È proprio in questa fase che il bambino inizia a costruire le proprie abitudini che stabiliranno che vita potrà avere. Fate bene in questa fase e avrete un figlio più in salute.
Speriamo che la Ferragni non legga questo ultimo dato, altrimenti morirà di invidia. L’unico individuo che potrà influenzare in questa fascia è suo figlio Leone. Per tutti gli altri, dovrà accontentarsi che compiano gli 8 anni e che il nonno regali loro il primo telefonino dei desideri. A meno che la tecnologia non risolva il problema installando una connessione tramite il cordone ombelicale.
Fonte: Quotidiano sanità