Dott. Francesco Iarrera - Responsabile UOL AIDAP Oliveri, Referente Regionale AIDAP SICILIA


 

Sono andato a fare la spesa in un ipermercato. Alla cassa c’era un pò di fila. Se aspetti alla cassa per qualche minuto possono succedere due cose:

1. Ti ricordi di comprare la schiuma da barba al mentolo;
2. Può darsi che un prurito allo stomaco richieda un pronto intervento, da soddisfare con uno degli snack esposti alla cassa.

A me è successa la seconda. Così, mi sono fatto largo fra le persone che mi precedevano e ho raggiunto il mio obiettivo: l'ovetto fatto di doppio cioccolato e sorpresa.

In passato ho studiato il marketing di questi negozi e sapevo che la mia attesa era una rete per pescare i miei impulsi. Quegli snack erano lì per indurmi in tentazione ed io ci sono cascato.

Oggi, molte ricerche sostengono che l’eccessiva disponibilità di cibo spazzatura, poco nutriente e ipercalorico, sia una causa dell’aumento di peso in tutto il mondo.
In Inghilterra hanno condotto un esperimento. Hanno ripulito le casse dei supermercati dai prodotti non salutari: niente caramelle, cioccolatini e snack pronti da mangiare.

Ci sono state tre conseguenze:
- Le persone acquistavano un minor numero di prodotti incriminati
- Ne mangiavano di meno
- Il supermercato ha venduto il 76% in meno di cibo spazzatura

Questa strategia avvantaggia i consumatori e svantaggia le aziende alimentari.

A questo punto la patata è bollente ed è in mano alla politica. Ci sarà una legge che vieta di esporre questi prodotti alle casse?

Da un lato i piccoli “Davide” che acquistano i prodotti, dall’altro i giganti “Golia” che devono venderli.

La Bibbia ci racconta che a Davide sono bastati coraggio e una pietra levigata per abbattere il gigante. Vedremo cosa accadrà qualche millennio dopo.

Fonte: "Supermarket policies on less-healthy food at checkouts: Natural experimental evaluation using interrupted time series analyses of purchases"
Katrine T. Ejlerskov, Stephen J. Sharp et al.