Nonostante ciò, una buona parte di sanitari e della comunità si ostinano a considerarlo come una mancanza di volontà o una debolezza caratteriale.
"Sei sovrappeso poiché non desideri abbastanza essere magro", “Non riesci a dimagrire solo perché non ti impegni abbastanza”.
Chi pensa in questo modo a volte manca di compassione, altre addirittura ritiene di poter spronare le persone al cambiamento.
“Ti dico che sei un pappa molle, così ferito nell'orgoglio troverai la forza di scalare la montagna”.
Secondo la teoria: “Più accentui il malessere delle persone sovrappeso, più crescerà la loro spinta al cambiamento”.
Non è raro che questi pazienti ricevano rimproveri, umiliazioni. "Ma non pensi alla tua famiglia che ti vede in questo stato?", che tradotto significa, "sei un egoista".
Quando una terapia imbocca questa strada molto presto ci si andrà a schiantare contro l'interruzione del programma. Il paziente prima si sente in colpa, poi si scoraggia, infine si ecclissa.
Essere sovrappeso non è né una scelta né una colpa.
Per affrontarlo seriamente, bisogna iniziare da qui.
Scopri qui i programma